Cos'è:
Concessione idraulica: è l’atto necessario per poter utilizzare un bene del demanio idrico e/o le sue pertinenze.
Si distinguono due tipologie di concessioni:
- Concessione con occupazione fisica di area demaniale: quando gli interventi o l’uso ricadono all’interno dell’area demaniale, interessando fisicamente il perimetro dell’alveo o la superficie degli argini o delle alzaie.
E’ soggetta al pagamento del canone demaniale e dell’imposta regionale.
- Concessione senza occupazione fisica di area demaniale: quando gli interventi o l’uso non toccano direttamente il perimetro dell’alveo o la superficie degli argini o delle alzaie, ma intercettano le proiezioni in verticale dell’area demaniale (ad es. attraversamenti
in sub-alveo o aerei).
E’ soggetta al pagamento del solo canone demaniale.
"D.g.r. 31 ottobre 2013 - n. X/883"
Chi può richiederlo:
Ai sensi del r.d. 523/1904 interessa quei soggetti, pubblici o privati, che intendono occupare aree demaniali.
A chi è destinato:
Al richiedente
Modalità di Attivazione:
A domanda
Modalità recupero informazioni propri procedimenti in corso:
Telefonando ai recapiti telefonici del Responsabile
Come si richiede :
Presentando al Protocollo comunale istanza di rilascio concessione idraulica
Tempi:
Entro 90 giorni dalla richiesta
Documentazione rilasciata:
Concessione Idraulica
Spese a carico dell'utente:
Diritti di Segreteria pari ad € 51,65 e n. 2 marche da bollo nella misura vigente di legge
Modalità per l'effettuazione dei pagamenti
1) Presso la Tesoreria comunale – Banca Popolare di Milano – Filiale di Besana in Brianza – via s. Caterina angolo via Bellavista o Villa Raverio – via Pascoli n. 10:
- in contanti;
- tramite bonifico: Coordinate bancarie – IBAN IT68Y0558432520000000007000 – Causale “CDU generalità del richiedente – Diritti di Segreteria“;
2) presso un qualunque sportello Poste Italiane:
- CCP 29288206 intestato a Comune di Besana in Brianza – Servizio Tesoreria – Causale “CDU generalità del richiedente – Diritti di Segreteria“.
Bancomat c/o Ufficio Urbanistica/SUE
Dove rivolgersi:
Servizio Ambiente - 3° Piano Polo Civico negli orari di apertura al pubblico
Documenti da presentare:
1. Relazione tecnica costituita da:
a. Descrizione delle opere oggetto della concessione;
b. Luogo, dati catastali (foglio mappa e mappale);
c. Nel caso di occupazione d’area il calcolo della superficie demaniale richiesta
d. Motivazioni della realizzazione dell’opera;
e. Caratteristiche tecniche dell’opera;
Nota: Nel caso di difese spondali si deve adottare una tipologia a scogliera; qualora si voglia proporre una soluzione diversa, deve essere dimostrata l’impossibilità di procedere con tecniche di ingegneria naturalistica e devono essere valutati, ai sensi della direttiva 4/99 dell’Autorità di bacino, gli effetti dell’intervento in progetto sulle modalità di deflusso della piena e sulle modifiche all’ecosistema spondale.
f. In caso di interferenze idrauliche (scarichi, attraversamenti, etc) verifica di compatibilità idraulica firmata da un tecnico di adeguata professionalità, in ottemperanza alla direttiva dell’Autorità di Bacino del Po in data 11 maggio 1999;
g. Relazione geologica (opere di particolare rilevanza).
2. Ricevuta versamento spese d’istruttoria
3. N. 2 copie cartacee degli elaborati grafici costituiti da:
a. Corografia 1:10.000 con evidenziato il tratto interessato dalle opere oggetto della concessione;
b. Estratto mappa catastale con il posizionamento delle opere oggetto della concessione;
c. Sezione trasversale al corso d’acqua ove vengono o sono state realizzate le opere oggetto della concessione;
d. Sezione, pianta e particolari, in scala adeguata, delle opere oggetto della concessione;
e. Documentazione fotografica dello stato dei luoghi.
4. N. 1 copia di tutta la documentazione in forma digitale (formati: doc; xls; jpg; pdf; dwg)
5. Documentazione allegata:
a. Nel caso di scarico: autorizzazione dell’Amministrazione Provinciale, o copia conforme, di accettabilità dello scarico ai sensi dell’art. 124, comma 7 del d.lgs. 152/2006.
Riferimenti legislativi
(Normativa):
D.g.r. 31 ottobre 2013 - n. X/883
Strumenti di tutela in favore dell'interessato
Ai sensi dell’art. 3 della L. 7 agosto 1990 n. 241 si precisa che avverso al presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al T.A.R. nel termine di 60 (sessanta) giorni dalla notifica dello stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni.
Modalità di attivazione degli strumenti di tutela in favore dell'interessato
Ricorso agli Organi giurisdizionali
Moduli Collegati al Procedimento